Digital Generation o Coin Generation: la guida sul funzionamento, dubbi e prospettive

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Il futuro dei guadagni digitali, oltre che tramite meccanismi che riconoscono il proprio lavoro sulla rete come Google Adsense, è determinato da una serie variabile di sistemi che si stanno affacciando sul panorama dell’ottimizzazione delle risorse sfruttate quotidianamente e della condivisione di queste ultime. Un particolare focus, in tal caso, merita Digital Generation o Coin Generation che focalizza l’attenzione sulle risorse di calcolo delle macchine virtuali pagando l’utente per condividerne una parte.

L’idea alla base di questo meccanismo riguarda la cessione della risorse di calcolo, ovvero processore e memoria RAM del proprio computer, in una percentuale tra il 2% ed il 6% corrispondendo per ogni 24 ore di utilizzo 1 dollaro di compenso, il tutto con un software da installare gratuito per i primi 30 giorni ma dal costo di 50 dollari i successivi. Digital Generation o Coin Generation ha strutturato la propria offerta permettendo anche d’incrementare i guadagni in funzione della cessione di maggiori risorse con pacchetti illustrati nell’immagine di seguito, ognuno ovviamente con un prezzo diverso sia in termini di guadagno che di corrispettivo da pagare per ottenere la versione software adatta.

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Difficile stabilire, viste le perplessità generali relative le condizioni di servizio ed  i costi effettivi, se il meccanismo di risorse sia effettivamente remunerativo per l’utente oppure, specialmente a causa del software gratuito solo in via promozionale e per un periodo di tempo limitato, si tratti di una truffa. Digital Generation o Coin Generation rappresenta ad ogni modo un’idea innovativa, forse per alcuni versi da migliorare, per ottimizzare la risorse già esistenti ed investite quotidianamente dagli utenti in tutto il mondo.