Confermato il blocco dell’app in Italia, ma Uber Pop non si arrende

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Dopo il blocco disposto dai giudici, l’app per i trasporti da smartphone cerca nuove soluzioni per emergere.

Il tribunale di Milano ha respinto il reclamo dell’azienda californiana dell’applicazione che mette in contatto chi ha necessità di un passaggio con tassisti non professionisti.

Ma Uber Italia non si arrende, infatti sta studiando delle nuove formule low cost. Il servizio, in pratica, mette in contatto via smartphone gli utenti con driver non professionisti su auto private, pagati per “dare un passaggio”: l’applicazione Uber Pop sarebbe riuscita così a praticare, slealmente, tariffe più basse rispetto a quelle dei taxi.

Ma non si arrende: “La nostra missione è quella di trovare nuovi sistemi economici per muoversi” afferma Arese Lucini, responsabile di Uber nel nostro paese.