Rignano Garganico: occultato il cadavere di un bracciante

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Rignano Garganico: il cadavere di un bracciante sarebbe stato occultato per mascherare lo sfruttamento.

Un bracciante di trent’anni, originario del Mali, sarebbe morto nei campi e il suo cadavere sarebbe stato occultato. E’ quanto denuncia Yvan Sagnet, coordinatore del Dipartimento Immigrazione della Flai-Cgil Puglia, l’episodio sarebbe accaduto a Rignano Garganico, Foggia. Non sono state rese note le generalità del bracciante, in quanto non vi sono ancora prove evidenti che questi sia morto e che il suo cadavere sia stato occultato, ma non vi sono notizie dell’uomo da due settimane, e le associazioni di settore denunciano l’accaduto classificandolo come esempio di sfruttamento.

Il fatto sarebbe accaduto due domeniche fa: un trentenne originario del Mali, impiegato in qualità di bracciante stagionale, sarebbe deceduto cadendo all’interno di un cassone di pomodori. Il suo cadavere sarebbe stato, in seguito, occultato. Non c’è traccia del corpo del bracciante negli obitori, ma l’episodio sarebbe avvenuto, come denunciano i membri della Rete Campagne in Lotta: il cadavere del trentenne sarebbe stato occultato in qualche terreno per stendere un velo di omertà su questo genere di sfruttamento.