USA, Google Book potrà continuare a scansionare libri

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Google Book ottiene la propria rivincita giudiziaria nei confronti degli autori. Una grande battaglia legale durata dieci anni fra Google Books e le associazioni degli autori aveva riguardato la possibilità (o meno) per l’azienda di scansionare milioni di libri senza per questo essere fuori legge.

Tutto inizia almeno 12 anni fa, quando Google fa partire il suo progetto: gli viene data la possibilità di scansionare moltissimi libri grazie ad accordi con delle biblioteche locali, compiendo così una grandissima opera di digitalizzazione che coinvolge almeno 15 milioni di libri. Nel corso degli anni Google riesce a coinvolgere nella sua iniziativa biblioteche ed autorità della cultura assai importanti.

Ma non tutti sono poi così entusiasti del lavoro di Google, in particolare gli autori e gli editori che gridano alla violazione del diritto d’autore, e rivendicano i propri diritti. Il più antico fra i consorzi che riunisce gli autori statunitensi, la Authors Guild, decide di fare causa a Google, la quale tenta di porre fine all’azione offrendosi di pagare 125 milioni di dollari, cifra che viene rifiutata. La Corte Suprema, però, ha respinto l’istanza degli editori, confermando definitivamente che le pratiche di Google sono del tutto legali. Termina così un’odissea che però farà ancora discutere per anni.