Augusto Daolio, 23 anni fa moriva il cantante dei Nomadi: una voce difficile da dimenticare

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Augusto Daolio

Moriva per un male incurabile 23 anni fa Augusto Daolio, storico leader dei Nomadi.

Chi non ricorda la sua folta barba, gli occhiali anni 60, l’aspetto di ribelle, ma dall’espressione dolce e garbata. Augusto Daolio si è spento il 7 Ottobre del 1992 per un cancro ai polmoni, all’età di soli 45 anni. Augusto Daolio debutta da adolescente  assieme a Beppe Carletti fondando il primo gruppo chiamato i Monelli. Nel 1963, con Franco Midili, Leonardo Manfredini, Gualberto Gelmini e Antonio Campari fonda il gruppo dei Nomadi. Da li in poi per Augusto Daolio sarà un crescendo continuo al fianco dei suoi Nomadi, che in breve tempo diventeranno uno dei più importanti gruppi musicali nella storia italiana. Augusto Daolio, fino alla sua morte, è stato il cantante e leader del gruppo, i testi delle sue canzoni, col passare degli anni, cominciano ad assumere un carattere sempre più politico.

Tra i capolavori di Augusto Daolio e i Nomadi, Non dimenticarti di me, Ma noi no, il Pilota di Hiroshima e tante altre. E’ del 1972 il capolavoro per eccellenza,  Io vagabondo, canzone simbolo dei Nomadi e del loro leader Augusto Daolio. Dopo anni di successi, nel 1992 le sue condizioni iniziano ad aggravarsi, fino ad arrivare al 14 maggio, giorno in cui muore il suo amico e collaboratore Dante Pergreffi.  Il 1992 sarà un anno terribile per i Nomadi: il 7 ottobre 1992, per un cancro ai polmoni muore anche Augusto Daolio.