Google indagato dagli antitrust anche negli USA

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È accaduto pochi giorni fa, un indagine da Bruxelles nei confronti di Google, sospettato di abuso posizione dominante, infatti imponeva ai produttori di smartphone (e non solo) con sistema operativo Android di installare alcune applicazioni proprietarie (come Gmail, Google Maps eccetera).

Ma le tensioni non sono presenti soltanto in Europa, infatti l’antitrust negli Stati Uniti sta indagando la società di Mountain View per le restrizioni imposte ai produttori di dispositivi Android statunitensi (la situazione è pressoché la medesima verificatasi in Europa).

La differenza è che quando in Europa Big G imponeva di preinstallare applicazioni, negli USA vieta anche di produrre smartphone con installate di default varianti di Android (le cosiddette versioni fork).

La commissione ha rivelato che Google ha pagato i produttori di dispositivi di modo che installassero nel prodotto finito soltanto Google Search.

L’azienda di Mountain View corre rischi più grossi negli Stati Uniti, lo dimostra lo share del 59% in Europa e del 70% negli USA, dove comunque le mosse di Big G potrebbero anche essere considerate non illegittime, in primo luogo perché li sono presenti leggi per la concorrenza molto meno restrittive di quelle europee, e inoltre il mercato di Android è notevolmente più diffuso in Europa che negli Stati Uniti.