Sono gli hacker che aiutano l’FBI a sbloccare l’iPhone

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Per sbloccare l’iPhone dell’attentatore l’FBI si rivolge agli hacker. Il famoso metodo che l’FBI starebbe utilizzando per sbloccare definitivamente l’iPhone dell’attentatore di San Bernardino proverrebbe proprio da un’organizzazione di hacker, forse da un singolo, questo non è dato saperlo.

Ciò che si sa è che l’FBI ha rimandato l’udienza che aveva in programma con la Apple perché ha annunciato di aver trovato un modo di entrare nei dati dell’iPhone anche senza la collaborazione dell’azienda della mela. Aveva fatto scalpore il braccio di ferro fra l’agenzia investigativa e la Apple, dato che quest’ultima si era categoricamente rifiutata di creare un software per permettere l’accesso nello smartphone dell’attentatore. Proprio per questo l’FBI aveva trascinato in tribunale l’azienda.

Ma adesso il Dipartimento di Giustizia statunitense non vuole sbilanciarsi nel dire chi abbia fornito un metodo differente per entrare nello smartphone anche senza una password. C’è chi vocifera che si possa trattare di un’azienda israeliana, ma nessuna conferma ufficiale.

In ogni caso l’FBI ha tempo fino al 5 aprile per riuscire ad entrare all’interno dell’iPhone, anche se finora i test condotti su altri smartphone Apple avrebbero avuto successo. Proprio per questo motivo adesso si attende di sapere se anche il famoso iPhone dell’assassino di San Bernardino cederà o meno al metodo.